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“Tenere viva la Memoria”

Anno scolastico 2023/2024

Il progetto è promosso da un gruppo di docenti, che mirano ad inserirlo in forma stabile, nei percorsi di EDUCAZIONE CIVICA

Progetto Realizzato

Presentazione

Data

dal 1 Settembre 2023 al 31 Agosto 2024

Descrizione del progetto

Il progetto è promosso da un gruppo di docenti, che mirano ad inserire in forma stabile, nei percorsi di EDUCAZIONE CIVICA, il tema della Memoria, con particolare riferimento alla Giornata del 27 Gennaio, ma anche ad altre occasioni, come il Giorno del Ricordo (10 febbraio), la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza del 3 Ottobre (legge 45/2016, per le vittime dell’immigrazione) la Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, del 21 Marzo.

Il progetto è stato approvato dal Collegio dei docenti il 29/06/2023 e dal Consiglio di Istituto con delibera n. 51/2023 

 

Obiettivi

  1. FORMAZIONE dei docenti: inserire il tema nel quadro delle attività formative della nostra scuola (Ptof) e preparare i docenti sul tema della Memoria, sulle date e suoi luoghi della Memoria;
  2. EDUCAZIONE CIVICA nelle classi: inserire il tema nel curriculum delle attività di ed. civica da proporre alle classi, prevedendo, in fase di programmazione annuale, la realizzazione di incontri con testimoni o esperti, visite guidate, viaggi d’istruzione, nonché la creazione di manufatti;
  3. CREAZIONE di un ARCHIVIO/DATA BASE sul sito della scuola, contenente i prodotti delle attività di ricerca (anche di quelle condotte nel passato).

Luogo

Cittadella dello studente

Via mario Lazzeri snc.

Sede centrale

VIA PORCIATTI 2 GROSSETO

Partecipanti

Docenti coinvolti in questa attività: C. Albana, P. Amblard, S. Aprili, K. Bartali, F. Berdini, C. Brezzi, C. Brogi, B. Chelli, E. Chirico, C. Citerni, P. Cogotzi, D. Dominici, L. Marcoaldi, A. Patini, A. Presacane, M. Renzetti, A. Santelli, S. Sperati, L. Urbani

Altri docenti coinvolti: G. Andreozzi, F. Cicaloni, S. Gonnelli, M. Meiattini

Classi: 3E, 3G, 3H, 5G (a.s. 2023/24)
Classi: 4E, 4L (a.s. 2023/24)

Risultati

PRIMA ATTIVITA’

 

Formazione: visita guidata presso il Museo storico della Resistenza di Sant’Anna di Stazzema, 14 settembre 2023

Sant’Anna di Stazzema è un piccolo borgo in provincia di Lucca, in cui i nazifascisti hanno compiuto uno dei loro più gravi crimini di guerra; il 12 agosto del ’44 vi hanno infatti ucciso circa 560 persone, in prevalenza donne e bambini (vedi in www.straginazifasciste.it). Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che vi si è recato appunto lo scorso 12 agosto, ha invitato tutti al “dovere di ricordare”. E anche per questa ragione, lo scorso 14 settembre un gruppo di docenti del Rosmini ha raggiunto in bus la località della Lucchesia (che dista circa tre ore da Grosseto) e vi ha effettuato una visita guidata, nel corso della quale ha assistito alla visione commentata di un documentario, ha visitato le varie sale del Museo ed infine ha raggiunto il Sacrario, dove riposano i resti delle vittime della strage. Scopo dell’attività è la conoscenza diretta dei luoghi, anche allo scopo di far effettuare delle visite guidate alle classi.

 

TITOLO: Il pannello realizzato per il 27 Gennaio da 3E e 3G

TESTO: Le classi 3E e 3G hanno esaminato le vicende delle persecuzioni antisemite in provincia di Grosseto, concentrando la loro attenzione sulle conseguenze delle leggi razziali del 1938 e sulla Villa del Seminario di Roccatederighi. Qui di seguito, alcune parti del testo che hanno prodotto; nelle foto, le classi insieme al pannello roll-up realizzato.

COSA DEVONO RICORDARE GLI ITALIANI?

Il censimento degli Ebrei italiani del 1938, che rese possibile la loro individuazione, gli arresti e le deportazioni nei campi di concentramento

 

COSA DEVONO RICORDARE I GROSSETANI?

La costruzione di un campo di concentramento provinciale, nel novembre del 1943, a Roccatederighi, una frazione nel comune di Roccastrada, per raccogliervi gli ebrei italiani residenti a Grosseto. Da qui, una quarantina di essi furono mandati ad Auschwitz e solo quattro sopravvissero.

Le espulsioni dalle scuole: Eugenia Servi e Elena Servi sono due bambine ebree, che sono state cacciate dalla scuola dalle leggi razziste del ’38. Nascono nel paese di Pitigliano, in Maremma, e hanno vissuto anni felici fino al terribile 1943, quando furono costrette a nascondersi per non essere catturate. Non sono state uccise, ma non dimenticheranno mai la discriminazione subita e la possibilità negata di andare a scuola, che le ha segnate per sempre.

Il sequestro delle proprietà e dei beni ebraici, del novembre 1943.

 

TITOLO: Visita della Sinagoga e del Ghetto di Pitigliano, classi 3E e 3H

TESTO: Le classi 3E e 3H, con le docenti Caterina Albana, Patricia Amblard e Chiara Brogi, hanno visitato, lo scorso 9 febbraio, il Museo Ebraico, la Sinagoga ed il Ghetto di Pitigliano; in questa cittadina, un tempo nota come “la piccola Gerusalemme”, hanno potuto conoscere i caratteri che vi conduceva, fino al 1938, la comunità ebraica, poi frantumata e dispersa dalle leggi razziali e dalle persecuzioni nazifasciste. Nella foto, le classi all’interno della Sinagoga, ascoltano la guida.

 

TITOLO: visita delle Fosse Ardeatine e della Sinagoga di Roma, classi 3G e 5G

TESTO: le classi 3G e 5G, accompagnate dalle docenti Caterina Albana, Stefania Ballina e Paola Marchiani, si sono recate, il 29 febbraio, presso il Mausoleo delle Fosse Ardeatine, per una visita guidata dei luoghi della strage nazifascista del 24 marzo 1944, di cui ricorre quest’anno l’ottantesimo anniversario. Si sono recati nelle cave del massacro, nel sacrario che raccoglie le tombe delle 335 vittime e, infine, nel piccolo museo dedicato alla strage. Nel primo pomeriggio, le classi hanno raggiunto il Museo ebraico di Roma e ne hanno visitato le sale, unitamente ad una guida che ha illustrato la storia della comunità ebraica di Roma, dagli albori alle persecuzioni del periodo 1938-1944; le classi hanno concluso la visita recandosi nel grande Tempio Maggiore, realizzato nei primi anni del Novecento. Nelle foto: le classi alle Fosse ardeatine e nel Tempio maggiore.

 

TITOLO: La classe 2A del Liceo Economico Sociale, insieme all’insegnante di diritto prof.ssa Cristina Citerni, ha visitato il 5 marzo la Risiera di San Sabba a Trieste.

TESTO: Nato come stabilimento per la lavorazione del riso alla fine dell’800, è stato l’unico campo di concentramento munito di crematorio dell’attuale territorio italiano. Qualificato dai nazisti come Polizeihaftlager (campo di detenzione di polizia), assolse a tre funzioni: eliminazione di partigiani e detenuti politici italiani, sloveni e croati e in minima parte anche di ebrei, ma anche campo di smistamento di deportati politici e razziali verso altri lager del Reich.
Dichiarata Monumento Nazionale nel 1965, è stata in seguito trasformata su progetto dell’architetto triestino Romano Boico e inaugurata nell’aspetto attuale nel 1975.

 

TITOLO: Viaggio nella Memoria: Visita al Mausoleo delle Fosse Ardeatine, 19 febbraio 2024
TESTO: Il 19 febbraio, un gruppo di 36 studenti delle classi 4^E e 4^L del nostro liceo, insieme ai docenti Donatella Dominici, Letizia Fantoni, Alice Cingolani e Pierluigi Cogotzi, ha effettuato una visita guidata al Mausoleo delle Fosse Ardeatine, a Roma. Questa esperienza, parte integrante del nostro progetto di Istituto, ha offerto agli studenti un’occasione di conoscenza diretta di un “luogo della Memoria”, arricchendo la loro comprensione del passato e stimolando una riflessione profonda sul valore della commemorazione e del ricordo.
Grazie all’ausilio di un autobus noleggiato dalla scuola, il trasporto è stato agevole e confortevole, permettendo agli studenti di giungere al Mausoleo in un clima di attesa e consapevolezza dell’importanza dell’evento. La visita, guidata da un esperto del Ministero dell’Interno, ha abbracciato ogni angolo del Mausoleo, dalle gallerie della cava di pozzolana, dove avvenne l’atroce eccidio il 24 marzo 1944, al sacrario con le tombe, fino all’area museale.
La guida ha offerto agli studenti uno sguardo approfondito sul significato simbolico delle strutture del Mausoleo, come il cancello, la statua Le tre età, la croce e la stella di Davide sovrastanti le gallerie, il sacrario stesso. Con la guida, oltre al racconto dei fatti che precedettero l’eccidio e delle modalità con cui fu organizzato ed eseguito, ci siamo soffermati sulle difficoltà che emersero una volta scoperta la strage, la quale era stata nascosta dai nazisti facendo saltare la cava. Infatti, solo grazie alle testimonianze dei contadini che, mentre lavoravano in campagna quel giorno, avevano udito colpi di arma da fuoco e avevano notato un andirivieni di camion, è stato possibile indagare su quanto avvenuto. Abbiamo inoltre appreso delle difficoltà incontrate una volta ottenuto di nuovo l’accesso alle gallerie e una volta scoperti i corpi, nel tentativo di identificare le vittime. Tra di esse, c’è ancora una vittima senza nome e per altre tre conosciamo i nomi, ma non abbiamo corrispondenze con i resti.
La visita alle tombe delle 335 vittime (ve n’è, inoltre, una dedicata ai Martiri d’Italia), con particolare enfasi sul fatto che cristiani ed ebrei riposano insieme, ha suscitato profonde emozioni e riflessioni sulla natura dell’umanità. La guida, una volta usciti dal sacrario, mostrando la lapide in ricordo delle vittime di un altro eccidio, quello di Sant’Anna di Stazzema, ha sottolineato il gemellaggio tra i due sacrari presenti in Italia e la loro importanza nella preservazione della memoria storica.
Infine, gli studenti hanno avuto l’opportunità di esplorare il piccolo complesso museale, ammirando il plastico dell’intero sacrario, i giornali, le foto e i documenti e reperti d’epoca e le opere d’arte contemporanea donate dagli stessi artisti al Mausoleo.
Quest’esperienza ha rappresentato un momento di profonda crescita culturale e umana, in linea con il nostro impegno a promuovere la conoscenza e il rispetto della storia e della memoria.

Attività di rielaborazione sull’esperienza della visita guidata al Mausoleo delle Fosse Ardeatine, 4^E

Per quanto riguarda la 4^E, i ragazzi hanno poi scelto e reso interattive delle foto utilizzando la
piattaforma Genially ed il 23 marzo, sotto la supervisione della prof.ssa Donatella Dominici, le hanno presentate in classe. Durante la presentazione ciascuno ha condiviso anche le proprie riflessioni sull’esperienza della visita guidata.
Questa attività, infine, è stata conclusa da una sintesi grafica rappresentata da due nuvole di parole, create utilizzando Mentimeter, per tradurre cosa abbia rappresentato per ciascuno di loro l’esperienza della visita al Mausoleo e perché sia importante la “memoria”.
Ognuno dei 12 ragazzi presenti ha inviato 3 parole per ciascuno dei due spunti di riflessione.

foto_01
Riflessione finale sulla visita guidata
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Riflessioni finali sul percorso della memoria

Documenti

Galleria Tenere Viva la Memoria

galleria immagini del progetto